Nuovo Polo Scolastico-Educativo a Vado Ligure

Enrico Storai – Sandro Sermi

L’inserimento del nuovo polo scolastico-educativo nell’area individuata non è certamente di facile soluzione. Si tratta infatti di un’area di proprietà del Comune di Vado Ligure caratterizzata da una forma pressoché triangolare, posta a livello ribassato rispetto al piano di campagna e di dimensioni piuttosto ridotte per l’inserimento di tutte le funzioni richieste al nuovo complesso. Inoltre l’area in oggetto risulta delimitata a Nord dal complesso sportivo dello Stadio Comunale “F. Chittolina”, circondato da pista di atletica leggera omologata per competizioni ufficiali, mentre a Ovest e ad Est i confini dell’area sono costituiti da arterie caratterizzate da traffico piuttosto intenso, in particolar modo la Strada di scorrimento veloce.

 Il concept del complesso architettonico è ispirato in modo deciso ad elementi fondamentali del paesaggio ligure nei suoi due aspetti peculiari: il mare e la collina, spesso uniti senza soluzione di continuità. Per cui ritroviamo una tipologia costruttiva che si ispira alla natura, esprimendosi con forme curve, superfici e strutture presenti in natura, si pensi alle rocce sul litorale marino levigate dall’acqua e dal vento che donano alle stesse rotondità ed incavi, superfici concave e convesse donate all’occhio umano a seguito di centinaia di anni di lavoro ininterrotto. Concepito quindi rifacendosi alle forme arrotondate presenti in natura, il progetto è caratterizzato sul lato Nord dall’emergere improvviso di una torre ellittica, che riprende quindi le caratteristiche architettoniche della struttura di base, come a creare una continuità, una “forma nella forma”. Mentre l’esterno del complesso presenta una sorta di “chiusura protettiva” verso il contesto esterno, costituito da arterie caratterizzate da traffico veicolare piuttosto intenso, in particolar modo la Strada a scorrimento veloce sul lato Est, lo spazio aperto all’interno presenta superfici verticali trasparenti o semitrasparenti, quindi “aperte” che si aprono su superfici verdi terrazzate che idealmente si rifanno al paesaggio collinare ligure.

 

Il complesso architettonico è stato concepito come una struttura necessariamente chiusa verso l’esterno, in modo da costituire una sorta di barriera rispetto alle arterie stradali, ma aperta al suo interno in modo da creare, principalmente per le scuole, un ambiente “protetto”. I giardini delle scuole, pensati e progettati come cortili interni impenetrabili, si sviluppano sui due piani del complesso e creano dei terrazzamenti che poi sfociano nel grande giardino di copertura a cui si accede dalla torre ellittica.

 Le forme rotonde che caratterizzano questa architettura sono state dettate da due aspetti fondamentali: la creazione di linee morbide ed avvolgenti che attraggano la popolazione e la ricerca di una continuità materica delle superfici esterne esaltata dall’assenza di spigoli e quindi interruzioni dell’elemento “facciata”. Preme sottolineare che la continuità della forma rotonda, in particolar modo sul lato Sud, permette oltretutto all’edificio di seguire l’andamento del sole per tutta la giornata, attenuando le problematiche legate alla esposizione. Il polo scolastico-educativo è stato pensato come una struttura “unica”, da utilizzare in modo diversificato nell’ambito della giornata, con un grande accesso comune individuato all’esterno dalle linee di facciata che in esso trovano il punto di convergenza. All’interno gli spazi che compongono l’edificio sono nettamente divisi per funzioni, aspetto che risulta ben individuato anche dall’esterno, caratterizzato da una architettura che si presenta con un corpo più basso ed allungato verso Sud occupato dalle scuole e da una emergenza architettonica costituita dalla torre ellittica destinata alle palestre al piano terreno e alle altre funzioni previste (biblioteca civica, ludoteca, centro di aggregazione giovanile, auditorium e scuola di musica) ai livelli superiori.

Le forme arrotondate che si osservano dall’esterno si riflettono anche all’interno per quanto riguarda la distribuzione e lo sviluppo del corpo basso destinato alle scuole. Tale scelta ha permesso all’interno del plesso scolastico di avere atrii e spazi di percorrenza molto fluidi e di forma “rassicurante”, con aule e laboratori di forma che non può definirsi certo canonica, ma che permette tuttavia a tutta la porzione di fabbricato destinata alla scuola, sia al piano terreno per la primaria che al secondo livello per la secondaria di 1° livello di affacciarsi sui giardini interni, separati dagli spazi interni da vetrate pressoché continue che vanno a replicare l’andamento delle cortine murarie esterne.